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Angelo il terzo accosciato da destra |
Prima di intraprendere la carriera da ingegnere e architetto che ha lavorato anche per il restauro della Sagrada Familia a Barcellona ha vissuto la giovinezza a Orani e gli anni della risalita con Chicco Piras prima e Pietro Corrias poi. Prima in attacco poi a centrocampo, Angelo Ziranu racconta la sua esperienza in verdeazzurro.Con parentesi a Villamar Villasimius e nel Cagliaritano.
Quando hai iniziato a giocare e chi erano i compagni di squadra?
Ho iniziato quando c'erano quelli della Reggia del Bronx e dell'Excelsior, leve piene di talenti e voglia di giocare.
Le partite più belle che ricordi
Quelle con Angelo Baingiu e Chicco Piras prima che andassi all'università con Pietro Corrias poi al rientro dall'università con Gavino Arca sfiorando anche la promozione. Ricordo lo spareggio col Redentore all'Ortobene, ricordo con piacere una gara contro il Ghilarza di Putzulu.
Quali i giocatori più forti?
Tra i forestieri i fonnesi Coinu Mattu e Mulas, Sanna e Secchi, Antonello Perra un mostro, Gianfranco Lai, Salvatore Argiolas Marco Frongia. Tra gli oranesi Alberto Ziranu Simone Masini Franco Tolu Luigi Nivola oltre a Mureddu Marratzu Mastio della vecchia guardia.
Chi ti ha insegnato di più?
Chicco Piras il più bravo, Pietro Corrias dal punto di vista fisico e agonistico è stato un padre, Gavino Arca era un motivatore.
Tra i dirigenti chi ricordi in particolare?
Senza dubbio tziu Gonario Nivola e la sua dirigenza, mio suocero Stefano Marongiu che mi accompagnava, tra i tifosi Nunzio Nivola mio ex allenatore era un tifoso speciale, e tanti altri come i Cosseddu, Bertocchi Mondo, Bovore Ziranu, il presidente Bruno che portava entusiasmo.