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Baddore il secondo in alto da destra |
Tra i giocatori oniferesi che hanno vestito la maglia oranese è stato sicuramente uno dei più continui contribuendo alla risalita in Seconda e alle stagioni stupende in Prima. Salvatore Argiolas classe 1970 è stato uno dei giganti del centrocampo degli anni anni Novanta. Baddore come tutti lo ricordano ne ha parlato con noi.
Quante presenze hai collezionato con la maglia dell' Orani e quanti campionati?
Quasi trecento tenendo conto che ho giocato per dieci stagioni di fila e ho saltato poche partite e poche per squalifica e infortunio.
a centrocampo hai sempre dato prestazioni di qualità e tanti gol, quali ricordi con più gioia?
In verità ho giocato anche davanti con Pietro Corrias, col passare degli anni sono tornato in mezzo al campo, non ho memoria fotografica ma quelli nelle partite importanti sicuramente.
degli allenatori che hai avuto chi ti ha insegnato tanto e per quale motivo?
ne ho avuto tanti ma quello che ha lasciato il segno in assoluto è stato Pietro Corrias un allenatore che abbinava il fatto tecnico a quello umano, sapeva gestire l'ambiente, ti motivava, ne sapeva di calcio, per me è stato il migliore
tra i giocatori oranesi chi secondo te è stato più importante in quegli anni?
ho un ricordo bellissimo di tanti quando c'era la vecchia guardia, per come interpretava la partita per grinta e spirito Franco Mureddu che dava la carica ai giovani, non mollava mai, si faceva rispettare un guerriero senza contare le qualità tecniche e la velocità, senza nulla togliere a Marratzu, Mastio, Ziranu, Congiu e Tore Rocca.
Orani Oniferi è sempre stato il più derby atteso, tu che hai giocato con entrambe le maglie quali ricordi con più piacere?
Ho giocato più derby a Orani che a Oniferi, segnare contro la squadra del tuo paese è sempre una cosa strana, quando segnavo mi sentivo un po' a disagio, c'era l'emozione tra due campanili, ma se vincevamo noi ero contento ma allo stesso modo sapevo che avevo battuto la squadra del mio paese, ho fatto più presenze a Orani anche se il cuore e la famiglia erano a Oniferi.
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Nella squadra di Gavino Arca il quarto in alto da destra |