Classe 2001 da alcuni anni è il portiere su cui la società ha creduto di più e a febbraio festeggia 24 anni . Dal padre Marco ha imparato tecnica e disciplina. Luca Muledda racconta la sua esperienza in prima squadra.
quando hai iniziato a giocare in prima squadra ?
Ho iniziato ad inserirmi in prima squadra nella stagione 2017-18 quando avevo 16 anni, l'allenatore era Pietro Canu, ricordo che l'anno eravamo una squadra fortissima infatti siamo arrivati secondi dietro il Biasi.
La prima convocazione è arrivata nel 2018 con mister Brundu, in porta c'era Antonio Zori, grandissimo portiere.
Quale partita ricordi con più piacere?
.La partita che ricordo con più piacere è l'esordio contro il Santu Predu, in casa, ovviamente una partita speciale e molto emozionante, vinta 4-2 con annessa espulsione per fallo fuori dall'area evitando il pareggio.
Un'altra partita che ricordo con molto piacere è contro la Baunese in trasferta, stagione 2021-22, allenatore Tore Mastio, una partita molto particolare, perdevamo 3-0 e al secondo tempo siamo riusciti a ribaltarla e vincere 3-4
cosa hai imparato dal tuo compagno più esperto Andrea Succu ?
Da Andrea ho imparato veramente tantissime cose, credo di essere molto fortunato ad allenarmi con un portiere così forte e così esperto. Credo sia evidente la mia crescita grazie ai suoi allenamenti e i suoi consigli.
degli allenatori che hai avuto chi è stato importante ?
Ho avuto come primo allenatore mister Tenace, una persona d'oro con una pazienza infinita, con lui gli allenamenti erano puro divertimento, non lo dimenticherò mai.
Poi ho avuto Lino Carta, un allenatore molto competente, personalmente mi trasmetteva un'enorme fiducia e sapeva come tirar fuori il meglio di me, con lui l'anno in juniores è stato molto importante per fare quel passo in più verso la prima squadra.
Un giudizio su Gonario Mura prima compagno poi allenatore
Su mister Mura direi che è molto bravo a trasmetterci tranquillità e serenità all'interno della squadra. Secondo me il cambiamento da compagno di squadra a allenatore quasi neanche si nota, perché il rapporto tra lui e i giocatori è rimasto uguale e questo è un grande pregio, grazie a lui secondo me il gruppo è molto più coeso e affiatato.