Una brillante carriera di calciatore dalla Serie D alla terza categoria da allenatore ha occupato le panchine dalla Baronia alla Barbagia poi preparatore dei portieri responsabile di settore giovanile, collaboratore tecnico e capo scouting ha scovato diversi talenti della Nuorese con cui ha concluso la sua esperienza a fine agosto.Questo anno era vicino al Barisardo ma ha preferito dedicarsi ai pulcini di Nule e Benetutti. Silvio Vargiu una vita tra i pali ha difeso la nostra porta una sola stagione negli anni Ottanta.
Che ricordi hai della stagione 1986/87?
Conservo sempre un bellissimo ricordo. Una buona società, ben strutturata con il pres. F. Marrazzu, con i dirigenti Francesco Pinna e il compianto Nando Scaglione. Avevamo una bella squadra. Allenatore Nunzio Nivola. Giocatori con una buona base locale : il cap. F. Nieddu, Andrea Mastio, Tore Marrazzu, Angelo Mannoni, Angelo Chironi, Mario Crudu, Angelo Borrotzu, Mureddu, Pinna , Carroni e noi di Nuoro. Io, Graziano Costa e Il compianto Raffaele Costa. Non me ne vogliano se ho dimenticato Qualcuno. Purtroppo dopo un testa a testa durato tutto l'anno l'ha spuntata L' Orotelli. Ma mi rimane un ricordo della partita di andata giocata a Orotelli. Sugli sviluppi di un calcio di punizione a favore nostro, Raffaele Costa segnava di testa, ma inspiegabilmente l'arbitro annullò il gol. Era la fine del primo tempo. In pratica riavvio' l'azione con un fischio, la palla arrivò in area e nel momento in cui Raffaele faceva gol, fischiò la fine della prima frazione di gara. Entrambe le partite finirono 0 a 0. Noi purtroppo abbiamo pareggiato una partita e siamo rimasti un punto indietro. Ecco mi rimane quel rammarico. Comunque anche l'Orotelli aveva una buona squadra.
Nando Scaglione allora dirigente, disse che il tuo ingaggio, avvenne in maniera particolare . Raccontaci l'episodio:
Quell'anno io ero andato a Macomer in interregionale sarda. Per problemi relativi ad accordi prima presi e poi disattesi da parte della società, decisi di smettere anche di giocare. Poi invece quei dirigenti appassionati riuscirono a convincermi a continuare. Il nodo però era il Macomer. Loro avevano acquistato il mio cartellino dalla Bolotanese, ma con le capacità manageriali di Nando Scaglione si riusci' a chiudere alle ore 3/4 del mattino in strada davanti ad una buona bottiglia di Whisky con l'allora presidente del Macomer Gambula.
Le partite della tua carriera che ricordi con più piacere.
Sicuramente l'esordio in IV serie Nazionale a Tuscania. Ero in camera con Carlo Di Mauro, portiere un pochino più grande di me e di Antonello Stocchi. In pratica, si dormì pochissimo. Ricordo che avevo l'adrenalina a mille. Ma lui da portiere esperto, mi diede giusti consigli. La partita finì con una sconfitta per 1 a 0. Risultai il migliore in campo. Ho gli articoli, li custodisco gelosamente.
Ricordo di essermi messo 3/4 volte in orizzontale, con parate all'incrocio dei pali. Una in particolare, riuscii a deviarla in corner con la mano di richiamo. Loro avevano un attaccante che si chiamava Scirocchi, fortissimo, tutto mancino che calciava le punizioni divinamente. Poi le partite amichevoli giocate con squadre di serie A: Contro Roma di Di Bartolomei, Rocca, Conti, Pruzzo ecc. Allenati dal grande Nils Liedhom. La amichevoli con il Cagliari di Piras ,Brugnera ecc e contro la Russia che aveva come portiere Dasaiev. Il loro direttore tecnico era il grande Lev Yashin, unico portiere pallone d'oro. Feci una foto con lui. Giocare contro questi mostri sacri era ed è ancora motivo di orgoglio. Poi le partite che si giocavano in continente , nel Lazio in partcolare.
La parata più bella?
Quando non prendi gol , le parate sono tutte efficaci, ma quella che mi rimane più impressa e' stata a Carbonia. Su un calcio d'angolo, l'allora attaccante Adriano Novellini, ex Juve, calcio al volo da 3/4 metri . Grande paratona Ancora oggi non riesco a capacitarmi. Novellini si avvicino' e mi fece i complimenti "bravo ragazzo".
Negli anni 97/98, facevamo dei tornei di ottimo livello con una sorta di nazionale sarda di vigili urbani. Vi assicuro che il livello era medio alto. Si giocava anche con squadre dell'Europa.Nella semifinale , contro Salonicco parai 4 rigori, uno durante la gara e poi 3, dopo che la gara è finita in parità. Mi rimane impressa questa gara, perché avevo un dito fratturato. E li parai proprio con quella mano. Però, con una fasciatura particolare e con delle infiltrazioni ho fatto tutto il torneo. 7/8 gare.
Come vedi i portieri di oggi?
Fare il portiere è un ruolo affascinante. Oggi si predilige la fisicità. Spesso siamo" uomini soli" . È un ruolo di responsabilità, sei l'ultimo baluardo e tutte le speranze ricadono su di noi.Oggi, i portieri hanno una fortuna immensa. Hanno i preparatori. Noi non ne avevamo proprio...L'interpretazione del ruolo è diversa. Oggi il portiere è considerato giocatore di movimento! Il ruolo, tecnicamente ha un pochino perso il primo obbiettivo: parare. Quindi le differenze tra noi e loro, è che oggi si hanno più strumenti( campi in sintetico, preparatore, strumenti particolari ecc.) Quindi, si è migliorati da un lato, ma un pochino snaturati dall'altra. . Concludo, dicendo che oramai i nostri sogni sono i nostri bellissimi ricordi.
Nella foto Vargiu con Yashin portiere russo unico a vincere il Pallone d'oro