Fa parte di quel gruppo di giovani da cui dipende il futuro del calcio oranese. Antonio Sale classe 2003 ha giocato spesso nella squadra che ha conquistato la salvezza in seconda categoria accumulando minuti e esperienza
racconta esperienza con la prima squadra
Sono entrato a far parte della prima squadra 2 anni fa a metà campionato venendo dalla juniores , quell’anno non ho avuto modo di giocare ma ho iniziato a inserirmi nel gruppo e ho iniziato ad allenarmi con persone più grandi che mi hanno aiutato. L’anno dopo ho iniziato la preparazione con la prima squadra ma continuando anche con la juniores. Ho iniziato a giocare fin da subito mettendoci tutto negli allenamenti, anche se siamo retrocessi sono cresciuto molto in quella stagione e mi ha preparato per la stagione di quest’anno dove tra alti e bassi siamo riusciti a salvarci, grazie soprattutto a Gonario che ha fatto un miracolo riuscendo a ridare morale e a ricompattare il gruppo.
in quali partite hai giocato meglio e quando hai segnato primo gol ?
Il mio primo gol in prima squadra l’ho segnato in Orani-Berchidda dell’anno scorso che purtroppo non serviva a molto ma era comunque una mia gioia personale. Il più bello è quello di quest’anno contro l’orgosolo alla penultima partita, un gol che cercavo da inizio stagione. La miglior partita credo di averla giocata contro la Don Cesare Delogu li a Olbia, ma anche contro il Tavolara sia all’andata che al ritorno.
Cosa hai imparato dagli allenatori che hai avuto ?
Con Gabriele Lostia ho imparato molto perché è lui che mi ha fatto esordire in prima squadra. Già dalla prima giornata da subentrato e alla seconda già da titolare. Mi ha insegnato molto e mi ha fatto crescere ed è un bravissimo allenatore, purtroppo era una stagione sfortunata dove i risultati non arrivavano e quindi nello stesso anno ho avuto come allenatore Pietro Canu. Con Pietro le prime partite non giocavo, poi grazie agli allenamenti sono riuscito a farmi notare e mi sono guadagnato il posto. E poi con Gonario, quest’anno siamo passati da compagni di squadra ad allenatore e giocatore da un giorno all’altro. Gonario ha avuto molto coraggio a prendersi la responsabilità di allenare una squadra non avendo mai allenato e in un momento così delicato, la squadra al suo arrivo non stava andando bene ma è riuscito a portarla alla salvezza che a inizio girone di ritorno sembrava impossibile. È stato molto bravo nella gestione del gruppo e facendoci capire che per la squadra e il gruppo che avevamo non meritavamo quella posizione in classifica e quei punti. Non ci ha mai messo pressioni e ci siamo divertiti sia nelle partite che agli allenamenti fino ad arrivare alla salvezza.