Riscoprire il piacere del gioco

Parla Alessandro Brundu istruttore della scuola calcio. Dopo aver superato un provino con il Parma di Zola venne ingaggiato dal Cagliari giocando nelle giovanili insieme a calciatori che hanno fatto carriera come Maresca e Liverani. Da giocatore ha vinto il titolo italiano allievi con la rappresentativa sarda. Una volta appese le scarpette al chiodo ha conseguito il patentino di tecnico di settore giovanile e ora prova a insegnare ai giovani della zona come si può imparare attraverso il calcio le regole della vita. 

1. Come lavori con i bambini della scuola calcio?

Cerchiamo di lavorare sulla tecnica, i bambini non giocando in strada come una volta sono un po' indietro, anche a scuola si fa poca attività di base, hanno problemi di coordinazione notevoli. Coordinazione tecnica e rispetto, questi sono i valori, perché altrimenti non si va da nessuna parte.

Quali le difficoltà maggiori?

I bambini sono distratti da molte altre cose, molti vengono al campo solo per passare il tempo, per stare con i compagni, il che è positivo ma non basta, serve  lo spirito giusto per giocare.

Come è il rapporto con i genitori?

I genitori non ci pressano o disturbano, il problema di fondo è la mancanza di passione dei ragazzi, da questo punto di vista c'è molto da lavorare

Tu che da piccolo hai conosciuto realtà professionistiche cosa consigli a chi vuole fare il calciatore?

Il mio consiglio è quello di mollare la playstation e salire al campo a giocare, questo li migliora sotto ogni punto di vista, e mettersi a disposizione per imparare.

Un messaggio alle famiglie

Alle famiglie dico che il calcio è la bellezza e semplicità di giocare fuori, un sano agonismo nella dose giusta senza esasperazioni , l'obiettivo è far crescere i ragazzi nel segno dell'educazione.