Intervista Antonio Arbau

Il secondo in alto da sinistra
Con quella marea di gol fu determinante per la conquista di una salvezza che sembrava improbabile. Antonio Arbau è stato decisivo nel 2009-2010 con Mano Coccone in panchina e quella decisiva sfida con Monterra nel triangolare del playout. If bomber di Macomer riavvolge il nastro

1. quando sai stato a Orani?

Nel 2010

2 come giudichi esperienza?

E' stato un anno duro e faticoso con la salvezza raggiunta nei play out, ma nonostante questo penso che sia a livello calcistico che a livello umano é dalle situazioni più difficile che si imparano tante cose e dalle quali si possono valutare meglio le persone e i giocatori, perché bisogna trovare tutti gli stimoli e le forze necessarie per uscire dalla difficoltà e raggiungere l'obbiettivo Alla fine obbiettivo lo abbiamo raggiunto e questo è stato una grande prova di forza da parte di tutti. Quindi giudico esperienza positiva,

3 il ricordo più bello?

Beh sicuramente la partita nella quale abbiamo raggiunto la salvezza e nella quale ho fatto 2 gol, contro Monterra nei play out

4 giocatori che meritano di essere nicordati

Meriterebbero tutti di essere ricordati, su tutti Francesco e Tore Rocca, Pino Mazzoni, e Gianni Sechi, senza dimenticare il Mister Mario Coccone

5 persona che ti ha colpito

Un dingente. Francesco Pinna che senza quasi conoscermi mi ha aiutato in una situazione diciamo complicata, gli sono molto grato per quello che ha fatto

6 la partita decisiva

Quella con il Monterra

7 dirigenti importanti

Come detto Pinna

qualche aneddoto

riguarda qualche uscita ma forse è meglio non raccontarlo ahahahaha

9 quale rimpianto

Nessun impianto a livello personale, penso di averci messo il massimo del'l impegno assieme al miei compagni dell'epoca non sempre i risultati, nonostante i 20 gol fatti (se non ricordo male), sono quelli sperati

10 un messaggio finale

La cosa più bella del calcio è che rimane il rapporto personale, quello tra uomini e non giocatori o dirigenti, e senza bisogno di fare nomi ancora oggi con qualcuno dei miei ex compagni dell Orani è un rapporto che ancora