Il piacere di sentirci uniti come comunità

Francesco Pinna racconta la sua passione verdeazzurra. Prima da calciatore poi da dirigente e ora da tifoso ha vissuto le varie epoche del calcio oranese, ora con il nuovo sintetico deve fare i conti con una pandemia che gli impedisce di seguire le formazioni oranesi in casa e in trasferta. In passato i suoi baffi erano  una presenza fissa in tribuna o i panchina, come le sue frasi al vetriolo contro qualche tifoso avversario che osava prendere in giro i nostri giocatori. Oggi, a conferma del suo attaccamento al paese, amministra una pagina Facebook dedicata agli oranesi, dove pubblicizza anche personaggi che danno lustro al paese.

1. come stai vivendo questi mesi senza calcio ?

 La pandemia ha stravolto la nostra quotidianità in ogni sua sfaccettatura, seguire le squadre dell'Orani era uno dei momenti più attesi dagli appassionati, ci ha tolto uno dei pochi momenti di vero vago oltre che il piacere di sentirci uniti come comunità.

2)- Quali sono gli atleti che hanno lasciato il segno nella storia della Polisportiva?
Atleti potrei citarne moltissimi, ma tra quelli che hanno lasciato il segno;,
considerato che so fin d'ora di dimenticarne molti e me ne scuso, posso citare
Nicolino Rocca, grande atleta di categoria certo superiore, Antonio Pisone per
la sua tecnica sopraffina, così come Paolo MODOLO, Chiccu CHIRONI e
Graziano CORSI per la loro opportunità, Telle NIVOLA per la sua velocità e un
numero incredibile di goal fatti e....mancati, Chicchitu COSSEDDU per la
tecnica e la tenacia, oltre che per le reti decisive in extremis. e Francesco
NIEDDU il libero per eccellenza Poi:, Mario BRUNDU, Gianni MARTEDDU,
Tore MARRATZU, Andrea MASTIO, Francesco SALVAI, Simone MASINI tutti
per tecnica e correttezza, Alfio SULIS tecnica e sregolatezza, Gino CHERI per
tecnica e brio, Alessandro BRUNDU il calciatore locale che con Antonio
BORROTZU ha sfiorato il professionismo, poi cito il grandissimo Chicco
PIRAS, sul quale non ho da aggiungere nulla, sapete tutto, e Michele FADDA per
ultimo, perché anche per lui ci sarebbe da fare un capitolo a parte per tecnica,
educazione correttezza ed eleganza, lui con il pallone si danno del tu; da
quando era un poppante, straripante tecnica, da altri palchi di certo, ma legato
ai colori sociali, lo ammiro in modo particolare fino ai giovani attuali dei quali cito
solo FORNO e MARRATZU per non annoiare, perché sarebbero troppi.
Tra gli esterni mi pongo lo stesso problema del numero, parto da Dolly di
Oliena, Evanghelos il greco il portiere mamoiadino BOSCHETTO che respingeva il pallone col pugno, . All'esordio in seconda categoria Aldo Ibba ebbe la brillante idea di schierarmi numero dodici,
io che non ero affatto un portiere (ma neanche calciatore a dire il vero) passai
tutto il campionato in panchina pregando che non si infortunasse BOSCHETTO
e fui esaudito da non so quale santo, erano tutti di una inesauribile tecnica fine
e produttiva, poi i vari COSTA, LOSTIA, MORO, COSSU, PIREDDU, SECHI,
PITZALIS, MARCHI, FRONGIA, MADEDDU, GUNGUI, MULARGIA il portierone
che smussava le tensioni alL'urlo di TEULAAAA!! Franco SCANU, grande attaccante dai
piedi buoni e il cervello fino.Per gli esterni come Tore PODDA ci sarebbe da aprire un capitolo a se, dico solo celestiale, immenso, irrefrenabile, purtroppo non si è voluto bene nella vita,
ma questa è un altra storia, Franco CAPELLO il portiere saracinesca,
Graziano TOLU è stato il bomber che ha cambiato il fronte d'attacco, , ne
dimentico tanti lo so, in tanti anni di militanza ne avevo immagazzinati una
miriade, ma l'età avanza e la memoria difetta non poco.

3)- Quali i dirigenti?
 Antonio TOLU, Daniele PAIS, Gonario CORSI, Aurelio COSSEDDU, Giovanni Ziranu, Bovore LUTZU, poi si fa un salto di qualità, si inizia a giocare sul serio con la presidenza del dottor Pietro FANCELLO, i vari Franco CARTA, Ferdinando SCAGLIONE, Francesco MARRATZU, Luciano
ORTU e molti altri, quella è stata forse la stagione più bella del nostro calcio,
ma una citazione la meritano anche il presidente Giginu COSSEDDU con i vari
Marco CORRIAS, Andrea BRUNDU GONARIO NIVOLA e altri per aver saputo mantenere la
tradizione del calcio oranese in tempi di duri sacrifici che vedevano però forse se non fallire ristagnare la squadra nelle basse classifiche. Come non citare la nascita della scuola di calcio voluta e per anni seguita da Andrea MASTIO, con
la crescita delle nuove leve anche dei paesi vicini che ha permesso poi
l'accesso delle squadre giovanili nei tornei regionali che si confrontavano e non
sfiguravano affatto con squadre del blasone del Cagliari in qualche torneo,
Arrivo per ultimo ai dirigenti attuali Salvatore ROCCA, Lino CARTA, Anna
Nivola e tutti gli altri che conosciamo, che portano avanti la scuola calcio, la
prima squadra e tutti i settori giovanili con uno sforzo ammirevole in quanto meno
numerosi del passato ma forti di una passione e idee ammirevoli, non faccio i
nomi di tutti perché rischierei di dimenticarne uno o due, ma mi limito a dire il
mio più sincero GRAZIE per quello che fate.
4)- Quali gli allenatori?
Allenatori ne ricordo tantissimi, ne cito alcuni: Il primo che ho conosciuto
Gonario CORSI, non era un allenatore di grandi risorse, ma lo cito per una frase
che era solito pronunciare all'ingresso in campo VADE E VINCHIDE, 
Sidore CASAGRANDE, Antonio SORO Aldo IBBA, per l'esordio in seconda categoria nel lontano 1976 se non ricordo male, Gianni MAGNASCO, Pietro CORRIAS, Giorgio MUGGIANU, Chicco PIRAS, e non posso non citare l'attuale tecnico Tore MASTIO, ha dato una svolta al gioco,
efficace, fluido e pulito,; anche a quelli che ne capiscono poco come me, bravissimi tutti e ne dimentico di certo alcuni.
4. Le partite che ricordi con piacere
 la vittoria per 2 – 1 a Mamoiada per il passaggio in seconda categoria, l'esordio in prima categoria Orani Guspini 1-0 con goal di COSSEDDU se non vado errato, qualche anno dopo lo spareggio al
Quadrivio di Nuoro contro il Benetutti per il nuovo passaggio in Prima con il
Amarildo Pietro CORRIAS; un Orani Gialeto vinta per 3 – 0 quando
vincere con la Gialeto era una impresa da Dio! Ne potrei citare molte altre....
5. I riti prima delle partite
Non sono per natura scaramantico, ma se si siede vicino una persona in
particolare di cui non faccio il nome, che sa solo criticare i singoli e il
goal contro l'Orani da un momento all'altro....bene mi sposto lontano.
Come rito domenicale, a me e agli amici sportivi che solitamente mi
accompagnano ci è immancabilmente solito e irrinunciabile, un buon bicchiere
di vino (del migliore, a turno un boccione a testa) ma solo dopo il primo goal
dell'Orani, e poi al primo ne seguono molti altri se possibile con gli sportivi della
squadra ospite.